Ortodonzia
L’apparato stomatognatico è un “complesso multifunzionale” costituto dalle basi mascellare e mandibolare, dalle articolazioni temporo-mandibolari, dai muscoli masticatori, mimici e sopraioidei, dal cavo orale, dalle arcate dento-alveolari, dalla lingua, dal vestibolo orale, dalle ghiandole salivari, e dalla componente vascolo-nervosa e linfatica di questi distretti. Concorre all’espletamento di funzioni vitali e di relazione per l’individuo, quali deglutizione, masticazione, respirazione, fonazione, mimica, atteggiamento posturale ed estetica. In presenza di equilibrio morfofunzionale tra le sue diverse componenti, l’apparato stomatognatico si accresce e si sviluppa in modo armonico; tuttavia, fattori eziologici intrinseci ed estrinseci possono condizionarne il normale iter evolutivo determinando l’instaurarsi di un quadro disgnatico.
L’ortognatodonzia è la disciplina che studia le disgnazie dento-maxillo-facciali ed ha come finalità primaria quella di individuare precocemente una noxa patogena, “creando le premesse per ricondurre nell’ambito della norma biologica la vis vitalis della crescita naturale”.
Più semplicemente l’ortodonzia si occupa di prevenire e curare le posizioni anomale dei denti, malocclusioni, le malformazioni delle strutture ossee della faccia, su cui sono posti i denti, ossa mascellari, ed i problemi di allineamento dei denti.
Le finalità principali del trattamento ortodontico sono quelle di determinare un adeguato rapporto intermascellare, un allineamento corretto dei denti ed una funzione masticatoria efficiente, migliorando l’estetica del viso e del sorriso. Può correggere anche disturbi respiratori e masticatori e di pronuncia.
L’indagine anamnestica e l’esame obiettivo, durante la prima visita ortognatodontica, uniti all’elaborazione dei dati diagnostici raccolti con le indagini strumentali, costituiscono il presupposto alla formulazione di una corretta diagnosi a cui seguirà il più adeguato piano di trattamento.
La motivazione e le esigenze del paziente sono di primaria importanza nello stabilire una lista di priorità dei problemi ortodontici che andranno discussi con il paziente stesso, in base alla quale pianificare il più appropriato piano di trattamento, attentamente individualizzato.
La fase più precoce di terapia è la Terapia Intercettiva, effettuata in bambini in fase pre-adolescenziale. L’obiettivo è appunto l’intercettazione di quei difetti scheletrici che possono essere corretti in modo relativamente semplice e che viceversa lasciati sviluppare in assenza di terapia possono rendere molto più complesse o non più possibili correzioni ortodontiche. Un classico esempio è la correzione del morso crociato o “cross-bite” legato ad un palato eccessivamente stretto.
Trattamenti ortodontici intercettivi, oppure trattamenti di ortodonzia fissa tradizionale o estetica, oppure trattamenti ortodontici invisibili (Invisalign) vengono selezionati e applicati a seconda del caso e delle esigenze dei pazienti.